idrocoltura

Questa tecnica, risulta particolarmente consigliata a livello hobbistico per chi dispone di poco spazio, non ha terreno coltivabile o ha poco tempo da dedicare all'annaffiatura quotidiana. Infatti una volta costruito il sistema idroponico, la coltivazione diventa indipendente, (a parte piccoli interventi di manutenzione) inoltre le piante non essendo interrate vengono colpite con minore incidenza dai parassisti legati alla terra, e i vari sali minerali e sostanze di cui abbisognano i nostri vegetali, vengono da noi somministrati direttamente e controllati, evitando il cosiddetto "impoverimento e sfruttamento" del terriccio.

Oltre alle considerazioni fatte sopra, dobbiamo tenere conto di un altro aspetto fondamentale di questa tecnica, ossià il risparmio dell'acqua, infatti nei sistemi idroponici questa risorsa viene costantemente riciclata.
L'acqua che quotidianamente molti di noi sprecano, diventa sempre più un bene prezioso infatti il 71% della superficie terrestre è ricoperta di acqua, di cui il 98% di questa è salata in quanto localizzata negli oceani e nei mari, e quindi non utilizzabile per l'agricoltura o per usi domestici e industriali, e solo il 2,5% è costituito da acqua dolce, ma la maggior parte di questa (l'87% circa) è concentrata nei ghiacciai, e altri luoghi inaccessibili.
Aggiungiamo inoltre la sperimentata tendenza alla privatizzazione di questo bene prezioso e la sua progressiva diminuzione a causa dell'effetto serra e desertificazione (vedi proiezioni sotto riportate) e potremo concludere che l'idrocoltura è il futuro dell'agricoltura.

Pensiamo inoltre, alle potenzialità dell'idroponica nei paesi del terzo mondo ove potrebbe ovviare alla scarsità di terreno coltivabile e assenza di acqua