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PRINCIPALI SUPPORTI DI COLTIVAZIONE

La fibra di cocco è un substrato pratico ed efficiente, si ottiene dalla spazzolatura dello strato esterno della noce di cocco ed è venduto in diverse tipologie e forme: sacchi, mattoni, pani e lastre.
E' un substrato leggero, ben areato e ossigenato, ha un ottimo drenaggio, il pH stabile, trattiene l'umidità, ed è ecologico e riciclabile.
Dal punto di vista nutrizionale è neutro per cui è indispensabile irrigare sin dall'inizio con fertilizzanti specifici, la sua struutua leggera e aereata permette di evitare muffe e marcescenze.
Questo materiale puo' essere usato anche in due-tre cicli di coltivazione, il suo utilizzo è apprezzabile in sistemi a gocciolamento, mentre è sconsigliabile in sistemi a secchio in cui è costantemente immerso nella soluzione ntritiva.

lana di roccia è un materiale versatile viene ancora largamente utilizzato in edilizia, quella per idrocoltura è differente ha una differente densità, e reagisce diversamente all’acqua, inoltre è assolutamente inerte e non interagisce in alcun modo con i nutrienti è resa sterile dall’alta temperatura necessaria alla sua fabbricazione.
Questo materiale si ottiene nel seguente modo: le rocce fuse vengono messe in un contenitore cilindrico rotante e vengono addizionate con una resina a base di fenolo affinché l’idrossido di potassio e altri elementi non si separino, l’amalgama ottenuta viene distesa e pressata in lastre.
Le lastre sono leggere e facili da maneggiare, e vengono sagomate in varie forme, principalmente in cubi per il taleaggio e la germinazione.
E’ sconsiglabile utilizzare la lana di roccia usata in edilizia in quanto fabbricata con materiale di scarto e quindi perde le caratteristiche sopra citate.
Sebbene ricca d’indiscutibili pregi, la lana di roccia presenta anche qualche difetto.
Se lasciata esposta se ricopre in fretta di alghe, ed è sensibile alle infestazioni di funghi: è sempre bene ricoprire il rockwool con uno strato di argilla espansa, o di plastica nera, o comunque di materiale opaco adatto a proteggerne la superficie dalla luce.
Inoltre, maneggiare il rockwool asciutto può essere pericoloso ed è necessario indossare una mascherina, guanti e abiti coprenti, per non rischiare il contatto con le fibre minerali, inoltre non è biodegradabile.
Si puo' riutilizzare per diversi cicli.

argilla espansa: È disponibile in elementi a forma sferica, palline di grandezza variabile da 4 a 16 mm, molto leggeri, in quanto all'interno sono porosi, ma allo stesso tempo molto resistenti.
È un materiale inerte e inalterabile nel tempo, non si modifica al contatto con le soluzioni nutritive, con l'apparato radicale o con l'acqua.
Grazie alla sua stabilità non perde quindi le caratteristiche per le quali viene usato, quelle di favorire la traspirazione dell'umidità e il ricambio dell'aria nella zona bassa del vaso, garantendo una ossigenazione ottimale dell'apparato radicale evitandone l'asfissia.
E' riciclabile e riutilizzabile all'infinito previo lavaggio e disinfettazione, inoltre è il materiale più economico infatti si puo' benissimo usare quella per l'edilizia, insomma a mio avviso il miglior substrato.



Perlite: Composta da minerali che sono stati sottoposti a calore estremo. La perlite è particolarmente assorbente e assorbe l'aria, l'acqua e sostanze nutritive, ha l'ulteriore vantaggio di essere relativamente poco costosa.

La Vermiculite è un ammendante organico utilizzato anche in alcuni mix per l'idroponica, che ha ottime capacità di ritenzione di acqua. La forma dei granuli e le superfici porose di questi garantiscono un buon apporto di ossigeno alle radici.


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